Principi fondamentali del processo a letto di polvere (Selective Laser Melting – SLM)
Durante il processo SLM il fascio laser avente un diametro dell’ordine di 100 micron interagisce localmente con lo strato di polvere appena depositato. La frazione di energia che riesce ad essere assorbita dalla polvere genera un volume di metallo fuso che solidifica successivamente in modo molto rapido.
Fonte: EPMA – European Powder Metallurgy Association
La creazione di un volume discreto di materiale consolidato comporta quindi la definizione di una strategia di deposizione che possa efficacemente interessare via via tutte le sezioni della parte 3D da produrre.
Il pattern prescelto, di solito definito selezionando tra alcune configurazioni di consolidato utilizzo, deve quindi assicurare un corretto controllo della microstruttura assunta con la solidificazione nel volume del pezzo, ma anche ottimizzare le proprietà della sua superficie esterna attraverso specifiche passate lungo il profilo della sezione di ogni layer.
Una volta terminate la passata di fusione, la piastra di supporto viene retratta di una distanza corrispondente allo spessore di un nuovo strato di polvere (dell’ordine di 20-100 micron), viene depositato il successivo strato ed il processo viene ripetuto. L’interazione del fascio laser comporta quindi non solo la fusione del singolo strato ma anche la parziale rifusione di quello sottostante per creare un volume solido.